Questo piano, posto tra il limite della vegetazione arborea e i 2.400 metri circa, costituisce il più significativo ed espressivo paesaggio della parte altomontana dell’Etna.
L’astragalo o Spino santo (Astragulus Siculus) conferisce una nota dominante a questo particolare ambiente, che cambia aspetto secondo la quota, l’esposizione, la natura e il substrato. L’astragaleto si può presentare sotto varie forme e con l’associazione di altre specie tipiche di questo piano: Crespino (Berberis Aetnensis), Ginepro meriodionale (Junipherus Hemisfaerica), Ginestra dell’Etna (Genista Aetnensis). Molte specie endemiche vivono in associazione con l’Astragalo. Viola dell’Etna (Viola Aetnensis), Cerastio minore (Cerastium Minus). Tra le sabbie ed i lapilli vivono i caratteristici cuscinetti della Saponaria (Saponaria Sicula) dagli eleganti fiori rosei, o i rossi cespi della Romice dell’Etna (Rumex Aetnensis).
Oltre i 2.400 metri solo radi popolamenti di Romice e di Senecio riescono a vivere, resistendo al freddo invernale ed alla estrema siccità estiva.
